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I 10 migliori giochi Made in Italy: Futuridium EP [Episodio 8]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Futuridium EP [Episodio 8]
Marco Albano

Marco Albano

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Ottavo episodio della nostra serie dedicata ai migliori giochi Made in Italy. Questo lunedì è il turno di Futuridium EP, un rail shooter in 3D frenetico con tutta la sua carica di velocità e beat elettronici.

Futuridium EP è un gioco realizzato dal team Mixed Bag con base a Torino. Il giocatore controlla un’astronave con cui assalta una gigantesca nave spaziale. Il ritmo di gioco è altissimo e la si prevede durissima.

Futuridium EP si presenta come una bomba a livello visivo e sonoro, un cocktail per spingere le proprie abilità videoludiche al massimo in una sfida a tempo decisamente su di giri. Una vera e propria danza della guerra in cui i tempi, il ritmo e l’abilità del giocatore si muovono all’unisono.

Per l’occasione abbiamo parlato con Mauro Fanelli, di Mixed Bag, che ci ha raccontato di Futuridium EP e altre interessanti curiosità.

[…] un concorso indetto da GPI ci ha dato la “scusa” per fare un prototipo di Futuridium, testando il gameplay base che si è rivelato da subito divertente […]

Futuridium-02La danza della guerra spaziale

L’obiettivo del gioco è pilotare un’astronave per colpire i punti deboli di una gigantesca ship arenata nello spazio. Per abbattere il colosso fluttuante bisogna eliminare i punti di energia, dei piccoli cubi celesti nascosti tra le forme poligonali che compongono la corazzata stellare.

Una volta eliminati i cubi appare il core, il centro nevralgico da distruggere per abbattere la ship. In Futuridium non ci sono power-up, devi fare solo affidamento sulle tue forze. Controllare l’astronave richiede una certa agilità con i controlli e i cubi si trovano in punti difficili da raggiungere.

Futuridium EP-0160 fps di pura azione spalmati su 50 livelli

Fluidità assoluta, sessanta frame al secondo e musica elettronica potente. Futuridium EP ha uno stile proprio fatto di poligoni lo-res che risaltano l’anima arcade del gioco. Un 3D colorato e velocissimo, determinante per la meccanica di gioco.

Attivare il turbo e sfrecciare tra i passaggi colorati crea una sensazione di sfida convincente mentre l’atmosfera si fa psichedelica. La psichedelia aumenta per il fatto che non è possibile abbattere la corazzata planandoci su una volta sola. Occorre fare viaggi di andata e ritorno, sparare a raffica e conoscere alla perfezione i punti da colpire per vincere.

I giocatori più abili che vogliono una sfida Deluxe hanno a disposizione 150 medaglie da collezionare sbloccabili battendo il tempo e morendo il minor numero di volte possibile. Oltre a questo, obiettivo principale del gioco è scalare la classifica dei giocatori realizzando il miglior punteggio.

Leggi l’intervista completa a Mauro Fanelli, in cui parliamo di retrogaming, sviluppo e qualche curiosità in generale sull’industria videoludica.

Intervista completa a Mauro Fanelli

Softonic: Futuridium EP è uno sparatutto retro-futuristico, da dove nasce l’idea del gioco?

Mauro: Ci frullava da un po’ per la testa l’idea di fare uno sparatutto vecchia scuola, con estetica low poly e visuale in terza persona, stile StarFox, ma con alcuni twist di gameplay particolari: immergere il gameplay base di Uridium (volare su grossi incrociatori spaziali con la possibilità di invertire la propria rotta) in un mondo 3D. Nonostante fossimo (e siamo tutt’oggi) al lavoro su forma.8, il nostro progetto più grosso, un concorso indetto da GPI ci ha dato la “scusa” per fare un prototipo di Futuridium, testando il gameplay base che… si è rivelato da subito divertente. Quindi abbiamo fatto evolvere il progetto, prima in una versione free per PC/Mac, poi in una versione iOS, e infine nella sua edizione più completa: la Deluxe per PlayStation 4 e PlayStation Vita.

Softonic: Futuridium è da considerare un gioco retro perché omaggia un classico come Uridium. Quanta influenza hanno avuto i classici del passato sullo sviluppo del gioco? C’è qualche altro gioco a parte Uridium a cui vi siete ispirati?

Mauro: Tantissima influenza, la struttura di gioco è strettamente mutuata dai classici: il gioco è molto difficile, richiede costanza per procedere, è fortemente basato sulla “caccia” all’hi-score.

Non mancano, però, concessioni alla modernità: la nostra idea è che chiunque debba essere in grado di finire il gioco, per questo semplicemente giocando e distruggendo cubi verranno sbloccati continui extra per permettere di proseguire più agevolmente. Ottenere tutti i trofei e le medaglie (tre per ciascuno dei 50 livelli della nuova campagna Deluxe), e cimentarsi nella caccia alla cima delle leaderboard, è però un’impresa dedicata solo ai giocatori più fanatici…

Classici a parte, l’ispirazione e l’idea che uno shooter classico potesse ancora avere il suo pubblico ci è venuta da titoli moderni come i vari Super Stardust e Resogun di Housemarque, dei veri maestri del genere, la serie Velocity di FuturLab e TxK di Minter, giusto per citarne alcuni.

Da un punto di vista grafico, invece, ci siamo ispirati ai primi giochi tridimensionali con poligoni pieni dell’epoca 8/16bit, a StarFox, a Silpheed, a ViewPoint per NeoGeo, aggiungendo una manciata di effetti di nuova generazione.

Softonic: Futuridium è un gioco per dispositivi mobile e console next gen. Su quale piattaforma preferisci lavorare? Che si prova ad uscire su una console next gen e avere una visibilità mondiale?

Mauro: Lavorare su PlayStation 4 e PlayStation Vita è stata un’esperienza fantastica, soprattutto considerando che fino a pochi anni fa era impensabile per un minuscolo team come il nostro avere la possibilità di uscire su una console di nuova generazione nel primo anno di vita della macchina.

Uscire su console nextgen è incredibilmente emozionante e terrorizzante al tempo stesso. Dobbiamo ancora abituarci all’idea…

Softonic: La musica ha un peso importante e viene citata nell’EP del titolo. Siete grandi appassionati di musica? Cosa c’è nella vostra playlist ideale?

Mauro: Assolutamente! Per quel che mi riguarda, Pink Floyd in loop…

Softonic: Nel gioco si lotta contro i nemici e il tempo. Il senso di sfida è tangibile. Quanto conta la difficoltà in Futuridium e nei giochi moderni?

Mauro: Per noi è fondamentale. La tendenza moderna, soprattutto per i tripla A, è di accompagnare il giocatore per mano, dirgli esattamente cosa fare e proporre un’esperienza guidata e dalla difficoltà spesso moderata. Non era così una volta e vogliamo che i nostri giochi siano divertenti riproponendo una sfida vera al giocatore.

Fortunatamente, sempre più giochi fanno della difficoltà il proprio punto di forza; dai tripla A come Demon’s Souls agli indie come Spelunky, giusto per citare due esempi.

Softonic: Siete sviluppatori indipendenti. A parte il budget, cosa invidi ai grandi team AAA? Cosa non invidi per niente?

Mauro: Il budget e basta, visto che spesso il resto viene di conseguenza, anche se a volte più soldi equivalgono a più costrizioni e non sempre a maggior libertà.

Softonic: Qual è l’aspetto di Futuridium più criticato e quale il più amato?

Mauro: La difficoltà e… la difficoltà!

Futuridium è sempre stato un gioco molto polarizzante: solitamente o lo si ama o lo si odia. Per la versione Deluxe abbiamo lavorato molto sul “limare” alcuni aspetti estremi dell’EP senza stravolgerne la personalità: la nuova campagna Deluxe è più bilanciata come difficoltà, con una crescita più graduale.

Softonic: C’è un commento indimenticabile che hai ricevuto a proposito di Futuridium?

Mauro: Il commento migliore è vedere qualcuno testare il gioco e ci accorgiamo che non si sta rendendo conto del tempo che sta passando… E, fortunatamente, l’abbiamo visto accadere spesso!

Softonic: Cosa significa lavorare nell’industria dei videogiochi in Italia oggi?

Mauro: Pur con tutte le difficoltà nel fare videogiochi nel nostro paese, è elettrizzante far parte dell’industria in un momento come questo. Nell’ultimo anno soprattutto la crescita del settore e delle piccole realtà italiane è stata esponenziale, ed è sempre entusiasmante far parte di un settore in piena espansione.

Softonic: Ci puoi descrivere di cosa ti occupi a Mixed Bags?

Mauro: Siccome il team di MixedBag è composto da sole due persone, ci occupiamo entrambi di un po’ di tutto… come da miglior tradizione per un micro studio di sviluppo!

Softonic: Qual è il tuo genere preferito e perché?

Mauro: Gioco a qualsiasi cosa e, solitamente, le mie preferenze vanno a periodi: attualmente tanti indie e tanti shoot’em up vecchio stile… con un occhio a Destiny finito il crunch per il lancio di Futuridium.

Softonic: Qual è il tuo personaggio preferito dei videogiochi e perché (o se potessi scegliere di diventare un protagonista dei videogiochi, chi vorresti essere).

Mauro: Ci ho pensando parecchio e alla fine direi, molto banalmente, Mario. Perché rappresenta sempre il concetto di “videogioco” nella sua più pura accezione del termine.

Softonic: Esiste un’applicazione per dispositivi mobile, fuori dal mondo del gaming, che apprezzi particolarmente? Esiste un’app senza la quale non puoi vivere?

Mauro: Se devo sceglierne una direi Tweetbot, impossibile vivere senza!

Softonic: Puoi raccontarci qualche aneddoto o situazione divertente relativa allo sviluppo di Futuridium?

Mauro: Al momento il ricordo più vivo è il crunch time degli ultimi mesi per portare il progetto a chiusura! È stato più impegnativo del previsto, ma siamo veramente molto soddisfatti del risultato.

Softonic: Cosa sognavi di diventare quanto eri bambino? (o se non ti dedicassi a questo, cosa ti piacerebbe fare!)

Mauro: L’astronauta! E voglio ancora fare l’astronauta!

Softonic: Android o iPhone?

Mauro: iPhone, anche se ultimamente stiamo lavorando tantissimo su Android per via del Gear VR.

Softonic: PC o MAC?

Mauro: Mac, anche se lavoro ormai quasi più esclusivamente su PC!

Pilotare e distruggere cubi, niente di più

Quando ho avviato Futuridium EP per la prima volta ho avvertito la stessa sensazione che provo mettendo sul mio giradischi un vinile di musica elettronica degli anni ottanta. Una di quelle colonne sonore dei film di John Carpenter che ti hanno svezzato in tenera età facendoti conoscere la magia dei sintetizzatori.

Futuridium EP abbraccia il passato e lo reinventa ancorandosi saldamente al nucleo del divertimento. Meccanica di gioco semplice, difficoltà elevata, musica e grafica elettrizzanti. in Futuridium EP non si perde tempo e si gioca come una volta.

D’altronde il gioco omaggia Uridium, un titolo per C64, NES e ZX Spectrum pubblicato nel 1986.

Futuridium è disponibile per iOS, OS X, PC e per console su Playstation 4. Per saperne di più visita il sito ufficiale di Futuridium EP.

Leggi anche i precedenti episodi della serie:

I 10 migliori giochi Made in Italy: Dengen Chronicles [Episodio 1]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Woodle Tree [Episodio 2]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Lost Yeti [Episodio 3]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Goscurry [Episodio 4]

I 10 migliori giochi Made in Italy: OverVolt [Episodio 5]

I 10 migliori giochi Made in Italy: UFHO2 [Episodio 6]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Assetto Corsa [Episodio 7]

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