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I 10 migliori giochi Made in Italy: Lost Yeti [Episodio 3]

I 10 migliori giochi Made in Italy: Lost Yeti [Episodio 3]
Marco Albano

Marco Albano

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Terzo episodio della nostra rubrica del lunedì dedicata ai giochi realizzati da sviluppatori italiani. Oggi ti proponiamo Lost Yeti realizzato dallo studio indipendente Neutronized. Si tratta di un puzzle game completamente gratuito per PC Browser, Android in cui controlli un piccolo Yeti alle prese con i blocchi di ghiaccio. Lost Yeti è disponibile anche per iOS al costo di 1,79 euro.

Abbiamo intervistato Gionathan Pesaresi, autore del gioco, per  qualche curiosità relativa a Lost Yeti, ai suoi giochi passati e qualche altra curiosità. L’intervista integrale si trova alla fine dell’articolo.

Cos’è Lost Yeti

Lost Yeti è un rompicapo di tipo sliding puzzle. Il giocatore controlla uno sfortunato mostro bianco che si è perso per le montagne abitate da mostri e piene cubi di ghiaccio. L’obiettivo del gioco è raggiungere l’uscita trascinando con intelligenza i cubetti di ghiaccio.

L’idea principale per Lost Yeti mi venne in mente una sera poco prima di addormentarmi. Mi alzai dal letto ed elaborai quasi tutto l’intero design in pochissimo tempo.

L’aspetto di Lost Yeti potrebbe farti pensare a un gioco facile e spensierato con cui rilassarsi. Non è proprio così. Per finire il gioco devi atttraversare 60 livelli di gioco, divisi in tre mondi. Ti avvisiamo quindi che non si tratta di una sfida priva di difficoltà, tutto il contrario. I puzzle si fanno complicati.

Lost Yeti

Fai scivolare i cubetti

In Lost Yeti devi far scivolare i cubi nelle direzioni indicate dalle frecce per liberare il cammino al mostro e portarlo all’uscita del livello. All’inizio troverai solo dei cubetti di ghiaccio semplici che puoi spostare in verticale o in orizzontale a seconda della direzione indicata dalle frecce che si trovano ai bordi del quadro.

Man mano che avanzi nel gioco potrai usare diversi tipi di cubi: quelli con la stella, allineabili in gruppi di tre, e che puoi far sparire. Ci sono i rettangoli, decisamente più grandi, che ti metteranno in difficoltà per via delle loro dimensioni. Ci sono poi le casse distruttibili e i blocchi lampeggianti che sono vivi e camminano in diverse direzioni.

Ogni livello di gioco e curato tanto a livello di design come a livello estetico. L’autore ha creato un sistema di ingranaggi perfetto che mette alla prova il giocatore. A molti potrebbe ricordare il sokoban con regole e meccaniche di gioco più moderne.

Pixel art e musica retro, il mix perfetto

Tutti i giochi realizzati dallo studio Neutronized hanno sempre un tocco di nostalgia abbastanza evidente. Lost Yeti conferma questo stile e ti fa tornare agli anni 80 e 90 dove dominavo le console nipponiche.

Lost Yeti rappresenta inoltre un ulteriore conferma della versatilità di Neutronized, capace di sviluppare giochi di alta qualità indipendentemente dal genere.

Senza questa pixel art e un’ottima colonna sonora, probabilmente il gioco perderebbe molti punti. Per realizzare i suoi giochi Gionathan si affida a dei collaboratori.

Ultimamente collaboro sempre più spesso con grafici. Per quanto riguarda la musica ho avuto il piacere di lavorare con compositori molto bravi e versatili.

Il risultato è chiaro: i personaggi hanno un loro stile unico supportato da animazioni ben realizzate che conferiscono una certa originalità all’universo di giocoi. Si vede subito che Lost Yeti è un fatto con passione e amore per i videogame.

Difficile quanto basta

Non si tratterà di certo del gioco più difficile della storia, ma Lost Yeti ha i suoi momenti impegnativi. Fortunatamente esiste la possibilità di saltare un determinato livello per poi tornare in un secondo momento e risolverlo. Per saltare un livello devi possedere almeno cinque ghiaccioli.

Il punteggio del gioco quindi non è determinato dai ghiaccioli ma dalla quantità di passi che lo yeti effettua dall’inizio della partita alla fine del gioco. Meno passi avrà effettuato, maggiore sarà il punteggio finale che ti permetterà di posizionarti meglio in classifica.

Lost Yeti, l’amore per la pixel art e molto altro nell’intervista completa con Gionathan Pesaresi

Softonic: la tua collezione di giochi abbraccia diversi generi videoludici. Da dove nascono le idee per inventare nuovi personaggi, avventure e atmosfere?

Gionathan: Le idee molto spesso nascono da cose semplici come alcuni sketch su carta o personaggi ed atmosfere che mi vengono in mente durante la giornata, ad esempio mentre passeggio in mezzo alla natura. A volte invece traggo ispirazione giocando ad altri giochi o guardando anime.

Softonic: qual è il tuo genere preferito e perché?

Gionathan: I giochi platform sono i miei preferiti. Ritengo che sia il genere più divertente da giocare e da creare. É incredibile quanto ancora oggi sia possibile esplorare il genere platform con nuove idee e meccaniche di gioco mai viste prima.

Softonic: Lost Yeti, come tutti i tuoi giochi, ha un’estetica retro fatta di pixel coloratissimi. A cosa si deve questo amore?

Gionathan: Deriva principalmente dai videogiochi a cui giocavo durante l’infanzia e da capolavori in pixel art come Metal Slug.

Softonic: Lavori sempre da solo ai tuoi giochi o hai delle persone che collaborano abitualmente nello sviluppo dei tuoi giochi?

Gionathan: Lavoro alla programmazione e alla grafica da solo. Ultimamente collaboro sempre più spesso con grafici. Per quanto riguarda la musica ho avuto il piacere di lavorare con compositori molto bravi e versatili.

Softonic: Qual è il tuo personaggio preferito dei videogiochi e perché (o se potessi scegliere di diventare un protagonista dei videogiochi, chi vorresti essere).

Gionathan: Guybrush Threepwood (Monkey Island) è di sicuro il mio preferito. Quando a scuola dovevamo descrivere un personaggio io scrivevo di come Guybrush riuscisse a trattenere il fiato per 10 minuti.

Softonic: sviluppi giochi a tempo pieno o ti dedichi anche ad altro?

Gionathan: Lavoro a tempo pieno sui videogiochi. Inizialmente lavoravo per altre ditte e dal 2010 lavoro come libero professionista su Neutronized.

Softonic: Qual è il più bel commento che hai ricevuto su Lost Yeti

Gionathan: Stranamente il commento che mi ha fatto più piacere è stato da parte di una giornalista stupita del fatto che Lost Yeti fosse creato in Italia. Lei non pensava che l’Italia fosse un focolaio di idee per i videogiochi.

Softonic: esiste un’applicazione per dispositivi mobile, fuori dal mondo del gaming, che apprezzi particolarmente? Esiste un app senza la quale non puoi vivere?

Gionathan: Principalmente utilizzo smartphone e tablet per testare i miei giochi o provarne altri, non sono così smartphone-dipendente quindi posso fare a meno di molte apps.

Softonic: puoi raccontarci qualche aneddoto o situazione divertente relativa allo sviluppo di Lost Yeti?

Gionathan: Forse la cosa più singolare è che l’idea principale per Lost Yeti mi venne in mente una sera poco prima di addormentarmi. Mi alzai dal letto ed elaborai quasi tutto l’intero design in pochissimo tempo.

Softonic: Cosa sognavi di diventare quanto eri bambino? (o se non ti dedicassi a questo, cosa ti piacerebbe fare!)

Gionathan: Ho sempre sognato di fare videogiochi, i primi che creavo erano livelli su carta che una mia maestra delle elementari puntualmente strappava. Come lavoro alternativo mi piacerebbe progettare giocattoli.

Softonic: Android o iPhone?

Gionathan: iPhone, meno risoluzioni da supportare.

Softonic: PC o MAC?

Gionathan: PC!

Un piccolo gioiellino

Neutronized è uno dei pochi sviluppatori capace di mantenere uno standard qualitativo alto in ognuno dei suoi giochi. Lost Yeti non è da meno. La veste grafica e il suono sono curati nel dettaglio. Tanto da non sembrare neppure italiano. Non sembra italiano nemmeno alla stampa, almeno giudicando quello che dice lo stesso autore:

Stranamente il commento che mi ha fatto più piacere è stato da parte di una giornalista stupita del fatto che Lost Yeti fosse creato in Italia. Lei non pensava che l’Italia fosse un focolaio di idee per i videogiochi.

Il gameplay è efficace sia giocando con il mouse giocando su browser PC, sia toccando il touchscreen del tuo dispositivo mobile. Se dovessi fare il nome di uno sviluppatore italiano capace di mantenere costante la qualità nei suoi giochi non avrei molti dubbi e consiglierei i lavori di GIonathan.

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