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Le migliori app del 2014 di Foto e Video

Le migliori app del 2014 di Foto e Video
Pier Francesco Piccolomini

Pier Francesco Piccolomini

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Venti app, dieci esperti, cinque finaliste, una vincitrice. Ecco quali sono le migliori app del 2014 della categoria Foto e video votate dagli esperti di Softonic.

Nel 2014 a Softonic abbiamo testato e recensito circa 10.000 nuovi programmi. E come è naturale che sia, tra essi ce n’erano di belli e anche di mediocri, di pessimi e di imperdibili. Così abbiamo deciso di fare un po’ d’ordine e di distillare tutto questo materiale per stabilire il meglio del meglio del mondo delle app del 2014.

Per fare questo abbiamo creato delle giurie di esperti scelti nei nostri team che, dopo aver discusso e votato, hanno ristretto le liste a cinque finalisti e un vincitore assoluto per ogni categoria.

Per gli amanti della fotografia, e ancor più per i fanatici dei video, il 2014 è stato un anno ricchissimo di novità. Abbiamo visto, ad esempio, l’irruzione nelle nostre vite del time-lapse, una tecnica che è ormai entrata in tutti gli smartphone grazie a tanti grossi nomi del software che l’hanno resa semplice.

Ma non solo. Grazie alla crescente importanza delle immagini in ogni settore della comunicazione tra persone, compresi social media e app di messaggeria, l’intero settore foto e video si sta arricchendo a dismisura, sia in termini di quantità che di qualità.

E così, alla fine di una lunga tenzone, ecco le cinque app che la giuria di Softonic ha incoronato come regine del 2014 per la categoria Foto e Video.

L’infanta imperatrice: Hyperlapse

hyperlapse-iconNella fase finale per decidere la numero uno, la battaglia è stata tra Facetune e Hyperlapse. E alla fine l’ha spuntata quest’ultima.

L’ultima figlia di mamma Instagram è stata un successo istantaneo, e per noi di Softonic un amore a prima vista. Ci sono diverse ragioni per cui quest’app ha trionfato, ragioni che creano un cocktail irresistibile.

Innanzitutto, il fatto di essere una delle primissime app di Instagram indipendenti da Instagram stessa. E in casi così è normale che la forza di un nome si trasferisca automaticamente ad un nuovo prodotto che da esso scaturisce.

Ma al di là dei natali nobili, dietro al successo di Hyperlapse c’è molto di più. Su tutto, l’innovazione. L’app offre due servizi agli utenti: la stabilizzazione e la possibilità di girare video time-lapse. Ed entrambi sono frutto di tecnologie inesistenti nel modo degli smartphone fino a pochissimo tempo fa.

Della prima, la stabilizzazione, fu pioniere Alex Karpenko, uno studente di Stanford che iniziò a lavorarci nel 2010, con l’uscita dell’iPhone 4, uno dei primi smartphone che potevano girare video in HD.

Nel 2013 la sua startup, la Luma, fu acquistata da Instagram, che quindi si trovò in mano un algoritmo molto innovativo ed efficace per stabilizzare i video girati con il cellulare. Un’operazione che, fino a poco tempo prima, era pensabile solo su potenti computer e con software professionali. E anche con tanta pazienza, attendendo rendering che duravano nottate intere.

Questa nuova tecnologia ha reso possibili i video time-lapse, che altrimenti sarebbero stati inguardabili, a meno che non fossero girati con un treppiede. E poterli avere sempre in tasca è probabilmente sempre stato il sogno inconscio di ciascuno di noi.

Quante volte abbiamo visto questi affascinanti video del fiore che sboccia in dieci secondi, o del cielo stellato che gira velocissimo sopra di noi, cambiando la prospettiva con cui si osserva la notte, o le stesse comiche in stile Benny Hill? Ecco, ognuno di essi ha lasciato in noi un semino, che Hyperlapse ha fatto improvvisamente sbocciare in ogni smartphone.

Se condisci tutta questa innovazione con una robusta dose di semplicità (l’interfaccia dell’app è elementare) e i tanti usi che ogni giorno puoi farne (creativo, divertente o scientifico, ad esempio), era inevitabile che Hyperlapse ci rapisse. E che si conquistasse il titolo di numero uno.

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Hyperlapse

Facetune dalle mille facce

Facetune-iconIn un momento storico dominato dai selfie, un’app come Facetune non poteva non attirare l’attenzione, al punto di mettere in pericolo il posto di Hyperlapse come leader indiscusso della nostra top 5 del 2014.

Durante il dibattito della giuria una considerazione ha dominato la discussione: sia Facetune che Hyperlapse hanno come punto di forza il fatto di servire ciascuna ad un solo scopo ben preciso. Rispettivamente: modificare e migliorare i primi piani delle persone e girare video time-lapse stabili e di qualità.

I plus di Facetune sono due: la complementarità perfetta con la moda del selfie (e quindi il fatto di essere al passo con i tempi), e la qualità degli interventi. Tra l’altro gli strumenti di editing sono esattamente quelli che le persone cercano. Tutto questo rende l’app un pacchetto desiderabilissimo.

Anche in questo caso, poi, dei tool che erano pertinenza di una ristretta élite professionale diventano patrimonio di tutti, e per giunta su dispositivi tattili, che favoriscono un approccio più istintivo e sono fruibili da chiunque.

Insomma, nell’era dell’autoritratto e delle immagini dei profili social, Facetune si inserisce alla perfezione, riassumendo e migliorando strumenti che altre app avevano e rendendoli un’unità innovativa, potente, ricca e utile ogni giorno a tantissimi di noi. Un secondo posto meritato.

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Facetune samples

Adobe Lightroom, un universo quasi perfetto

LightroomLightroom ha più di un merito. Il primo è di offrire la più completa famiglia multipiattaforma per la gestione e l’editing professionale delle foto. Con l’introduzione di Lightroom per iPad, infatti, la vita del fotografo digitale si è di colpo semplificata. La libreria di foto è infatti accessibile da Mac, PC e iPad, sia per l’editing che per l’organizzazione.

La versione per tablet, però, può anche essere usata come app (gratuita) standalone, diventando così un grande gestore di foto portatile per qualunque utente che faccia sul serio con le proprie foto.

Inoltre, con la prossima fine dello sviluppo di Aperture, annunciata da Apple il 27 giugno di quest’anno, Lightroom diventa il sostituito naturale per tutti gli utenti pro che hanno bisogno di una soluzione più completa rispetto alla nuova app di default per la gestione delle foto in OS X.

Lightroom per iPad, più squisitamente tecnica, è il modo con cui Adobe ha spremuto fino in fondo la tecnologia degli schermi tattili, sfruttandola in modo innovativo. Questa, infatti, non è un porting di un’applicazione da computer desktop a tablet, ma una versione totalmente indipendente, pensata avendo in mente specificamente gli schermi touch. Il flusso di lavoro, quindi, è molto intuitivo e lo spazio è usato in modo intelligente.

La versione desktop, dal canto suo, è un gioiello di completezza e di qualità, e anche di equilibrio tra la qualità degli strumenti (assolutamente pro) e l’accessibilità ad essi. Il tutto inserito in un ecosistema (è inevitabile parlarne quando si tratta di Adobe!) che è un esempio virtuoso di integrazione.

Per chi con le foto fa sul serio, insomma, la famiglia Lightroom è quanto di meglio si potesse sperare.

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Scarica Lightroom per iPad

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Mac-Sincronizza-con-LR-Mobile

L’interfaccia di Lightroom per Mac

Emulsio: la terra non trema più

Emulsio-iconQuest’app di stabilizzazione di video ha meritatamente vinto il premio Best of Show al Macworld/iWorld 2014. Anche in questo caso il binomio potenza/semplicità d’uso (unito alla gratuità, che non guasta mai) si esprime potentemente, in linea con il percorso che il mondo delle app ha ormai chiaramente intrapreso.

Il primo impatto con Emulsio è sempre sorprendente. Appena installato, l’ho testato con un video della mia nipotina Flaminia che gioca, un filmato che avevo girato con l’iPhone e che era venuto particolarmente mosso perché, mentre lo giravo, non riuscivo a non ridere a crepapelle. Flaminia ha un innato talento comico.

La differenza tra il prima e il dopo mi ha lasciato a bocca aperta. E durante la discussione con gli altri editor di Softonic ho scoperto che per tutti l’impatto era stato simile.

Ma non è solo la potenza dell’app a renderla una delle top del 2014. C’è anche l’utilità. Tutti infatti giriamo video, e tutti sappiamo che la mano non è sempre ferma. E poter risolvere il problema così facilmente e così efficacemente, prima un lusso di pochi, è diventato possibile per tutti.

E poi, diciamolo: dà uno strano senso di piacere avere uno strumento così avanzato costantemente in tasca. È un po’ come, per un motociclista, avere parcheggiata sotto casa un bolide da Moto GP. Be’, insomma… quasi!

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Emulsio

FotoSwipe: quando l’abito fa anche il monaco

PhotoSwipeFotoSwipe è un’app per la condivisione in tempo reale di foto, da cellulare a cellulare. Non una grande novità, quindi. Ma ciò che la rende quasi magica non è cosa fa, ma come lo fa.

Gli sviluppatori hanno infatti trovato il modo di trascinare uno o più scatti da uno smartphone all’altro in un modo originalissimo: metti i due cellulari uno a fianco all’altro, tocchi il tramonto che hai appena immortalato, lo trascini fuori dallo schermo del tuo telefono e prosegui passando col dito allo schermo dell’altro. E la foto si trasferisce.

Inutile dirlo: quando il nostro collega Sam ha scoperto quest’app, sembravamo una quinta elementare in gita scolastica. Le foto hanno cominciato a passare da un telefono all’altro alla velocità della luce, da Android ad iPhone, da iPhone ad Android, una sola foto, tante foto insieme, tra il sollazzo generale.

Ovviamente non c’è nessuna magia. Ma uno dei ruoli delle app, oltre al dover oggettivamente servire a qualcosa, è quello di stupire e di indicare una strada diversa e sorprendente per fare una cosa che già si faceva prima. E FotoSwipe ha fatto questo in modo magistrale, aggiungendo un po’ di magia a un’attività che ormai non ne aveva più. E quindi, le diamo il benvenuto tra le nostre preferite dell’anno.

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FotoSwipe

L’anno d’oro dei fotografi e dei cineasti digitali

Sono molti anni ormai che noi appassionati di fotografia e di video veniamo coccolati dagli sviluppatori di app per gli smartphone, i nostri Mac o i PC. La parabola ascendente della qualità e della vastità dell’offerta è evidente, e da tutta questa abbondanza è spesso difficile tirare fuori una classifica senza far torto a ben più di un ottimo prodotto.

Il 2014 in particolare è stato una cornucopia, che ha soddisfatto egregiamente la nostra fame. Selezionare i migliori piatti del ricco menu è stata una sfida. E per il 2015 ci aspettiamo un trend ancora in crescita, specialmente nel settore dell’immagazzinamento e della condivisione di fotografie, da cui ci aspettiamo molte novità interessanti.

Nel frattempo godiamoci tutte queste meraviglie che ci permettono di piegare le immagini, le luci e le ombre alla nostra volontà e creatività.

Il 2014, però, non è stato solo l’anno delle app fotografiche. Leggi tutte le top 5 Softonic dell’anno, categoria per categoria.

Pier Francesco Piccolomini

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