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Google Reader è morto. Lunga vita a Google Currents

Sebina Pulvirenti

Sebina Pulvirenti

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Google Reader è morto. E FeedDemon seguirà il suo destino. Nick Bradbury, il creatore di FeedDemon ha dichiarato sul suo blog che anche il suo programma non può far altro che gettare la spugna, visto che il punto forte della sua tecnologia si basava proprio sulla sincronizzazione con Google Reader. Quindi a partire dall’1 luglio, data della chiusura definitiva di Google Reader, non sarà più possibile usare questa funzione, anche se il programma continuerà a funzionare.

Triste a dirsi, ma la vita, specialmente quella informatica, è fatta così: o ti rinnovi, o sei morto. E la chiusura recente di tanti giganti del mondo software, come ad esempio Windows Live Messenger, è l’indizio più evidente di questo cambiamento. Con la diffusione di tablet e cellulari, un lettore di feed RSS da web non ha più senso di un client di messaggistica istantanea da desktop. In questi casi il pesce più grosso e giovane mangia il pesce più piccolo e anziano.

Skype mangia Windows Live Messenger. E Google Currents si mangia Google Reader.

Perché? La risposta è nel contenuto del tuo computer. C’è da chiedersi quanti programmi non apri più da mesi, forse anni: se c’è un programma che non apri più da tempo, hai firmato da tempo la sua condanna a morte.  O forse c’è addirittura da chiedersi se accendi ancora il computer. Forse lo hai già sostituito con un tablet. Magari un ibrido come Microsoft Surface

Io per esempio, in passato ho usato sia Google Reader che FeedDemon. FeedDemon ce l’ho ancora installato sul computer di lavoro, con tutti i miei blog preferiti disciplinatamente sincronizzati. Peccato solo che non lo apro da mesi! Per sapere le ultime notizie ormai mi collego a Twitter e quando sono a casa, mi spalmo sul divano, prendo l’iPad e apro Flipboard. E possono passare settimane intere senza che apra il mio Macbook.

Flipboard, Google Currents e le “altre riviste sociali”

Flipboard ti dà le stesse soddisfazioni di una rivista patinata, come Monocle, o come Vogue, ma con la comodità offerta dallo schermo touchscreen e dalla personalizzazione: sei tu che scegli i contenuti che vuoi leggere, come interagire e con chi condividerli.

I punti di forza di Flipboard sono l’estrema intuitività (chiunque sa come usarlo, anche un bambino!), le foto ad alta risoluzione, i video integrati e soprattutto il colpo d’occhio inconfondibile, capace di farti leggere non una sola notizia ma ben 4-5 allo stesso tempo e da 4-5 fonti diverse. Un bel risparmio di tempo. Come ha ben detto il mio collega Pier Francesco durante una nostra conversazione: “con Flipboard ti senti come se stessi sfogliando una rivista figa, anzi non una, ma tante e tutte insieme”.

Ed è per questo che Flipboard ha tanto successo ed è diventato un capostipite imitatissimo aprendo il cammino a concorrenti che ne imitano l’interfaccia in stile rivista, come Pulse News, News Republic, News 360 e Google Currents, appunto. Non sono altro che lettori RSS di nuova generazione, ma se seguiamo la nuova nomenclatura proposta da Flipboard possiamo chiamarle “riviste sociali”.

Ma come funzionano le riviste sociali?

Le riviste sociali funzionano tutte allo stesso modo: basta inserire il feed RSS del tuo blog preferito e aspettare che si sincronizzi. Se non hai idea di cosa sia un feed RSS cerchi per parola chiave quello che ti interessa nel motore di ricerca: i blog e i siti più popolari vengono consigliati automaticamente e basta cliccare sul segno “+” per aggiungerli una volta per tutte.

E poi non resta che sfogliare la tua rivista digitale personalizzata con un dito: basta sfiorare lo schermo per leggere, condividere, salvare tra i preferiti, riprodurre un video e inviare un articolo via email. Niente click innecessari e lunghe attese. Più che leggere assorbi le informazioni con lo sguardo. E poi, le riviste sociali hanno l’indubbio vantaggio di essere integrate con i social network che frequentiamo di più (Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr) e con i servizi di lettura offline (Instapaper, Read Later, Pocket). Perché una notizia non ha nessun valore se non la condividi con il mondo. E nel XXI secolo la chiave dell’essere è questa: Condivido, quindi Sono.

Con Google Reader era diventata un’esperienza insostenibilmente pesante. Con Flipboard e Google Currents sarà insostenibilmente più leggera. Provali e vedrai.

Download di Google Currents (disponibile anche per iOS)

Download di Flipboard (disponibile anche per iOS)

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