È la prima volta che nella saga di Batman troviamo anche la modalità multiplayer. Ma quali sono le sue caratteristiche? La modalità online è un’utile integrazione della storia o piuttosto un’aggiunta poco significativa?
Tutti gli episodi della saga di Batman si basano su una storia molto elaborata che si incastra perfettamente con l’omonima serie cinematografica. Di nuovo in Batman: Arkham Origins c’è solo la modalità multiplayer. Otto giocatori per ognuna della mappe del gioco, non uno di più, non uno di meno. Sempre.
Il gioco suddividde i giocatori in diversi gruppi: Batman e Robin danno la caccia ai membri delle gang. I difensori della legge sono equipaggiati con i tipici gadget di Batman e si muovono preferibilmente dietro le quinte, mentre i gangster cercano di impallinare Batman mentre si lancia da un edificio all’altro.
Quello che mi piace del Multiplayer di Batman: Arkham Origins
L’atmosfera. Sia nel gioco che nel film l’atmosfera è sempre la stessa, oscura e cupa, nella quale però il nostro pipistrello un po’ cresciuto riesce a muoversi senza essere notato. È la stessa atmosfera che troviamo anche nella modalità multiplayer.
Al contrario della modalità online di Tomb Raider, qui la grafica è azzeccata e presenta pochissime differenze rispetto alla modalità offline. Per di più ci sono dei costumi davvero strani e bizzarri, ed è divertente riuscire a sbloccarli e provarli poi uno ad uno.
Il gameplay: Batman: Arkham Origins non ha reinventato la modalità Multiplayer: essa ricalca infatti le già conosciute modalità Team Deathmatch e Punti di controllo di altri sparatutto e giochi d’azione.
La caratteristica che mi piace di più è che gli eroi e i malviventi hanno capacità e poteri completamente diversi gli uni dagli altri. Certo, non possiamo dire che il multiplayer sia propriamente ben bilanciato ed equilibrato se a seconda della situazione il vantaggio può essere da una parte o dall’altra, ma di sicuro questo contribuisce a rendere la sfida più avvincente introducendo un elemento di imprevedibilità.
Insolito gioco di squadra. È divertente provare le diverse tattiche di gioco. Ho visto con i miei occhi gangster cercare riparo uno con l’altro e allontanarsi letteralmente spalla a spalla, mentre altri criminali con più o meno con successo facevano da esca.
Completamente diversa la situazione per i nostri eroi: alcuni giocatori si uniscono in gruppi, altri preferiscono procedere come lupi solitari e attaccare i gangster a modo loro. È comunque davvero divertente provare le differenti metodologie e strategie di gioco a seconda del personaggio che abbiamo di fronte!
I gadget! Una cosa manca agli sparatutto o ad altri giochi d’azione: i gadget tipi ci Batman. Lasciarsi dondolare tra gli edifici, seguire gli spostamenti dei nemici in modalità detective o accendere dei fumogeni può risultare senz’altro divertente, ma i gadget sono anche utili per avere anche solo una chance contro i ben equipaggiati malviventi.
Le cose si fanno avvincenti quando i gangster vanno a rifornirsi di casse di armi. Il suono dell’allarme consente di individuare facilmente i malviventi e di sfruttare così la posizione di vantaggio… o di finire anche in una trappola!
Tutta un’altra cosa! Una cosa mette tutti d’accordo: Batman: Arkham Origins in modalità multiplayer è una cosa a parte, un’esperienza di gioco a sé stante. Per questo motivo i nuovi giocatori dovrebbero guardarsi dei buoni video tutorial prima di affrontare le prime scaramuccie con i nemici.
Che la modalità storia e quella online siano due giochi completamente diversi lo dimostra anche il launcher della versione PC che consente al giocatore di scegliere quale variante del gioco preferisce lanciare.
Quello che non mi piace del Multiplayer di Batman: Arkham Origins
La tecnologia. A livello tecnico la modalità online di Batman: Arkham Origins mette a dura prova la pazienza del giocatore perché i tempi di caricamento sono lunghissimi. Sul PC il gioco va spesso in crash subito dopo il caricamento della pagina iniziale, o si blocca su una schermata completamente nera. Anche sulla Playstation 3 non si riesce sempre a portare a termine il gioco.
L’instabilità della modalità online è la causa maggiore delle mie arrabbiature: spesso mi fa girare così tanto le scatole che preferisco ritornare a giocare alla modalità storia.
L’organizzazione del gioco. Anche l’assegnazione automatica dei giocatori risulta poco flessibile: servono otto giocatori, sempre, sia che ci giochi in pubblico che in privato.
Inoltre l’assegnazione dei giocatori alle squadre avviene in maniera insensata. A quanto pare le capacità dei giocatori non gioca alcun ruolo e inoltre a volte bisogna aspettare un sacco di tempo prima che arrivino altri giocatori. Qui l’unica cosa che possiamo fare è ricominciare da capo la ricerca. Alla fine comunque i tempi di attesa risultano spesso più lunghi del tempo giocato, e questo fa veramente arrabbiare!
La lunga attesa: arriva o non arriva l’ottavo giocatore?
L’equilibrio delle forze. Mettere insieme delle squadre mescolando giocatori esperti con altri alle prime armi provoca spesso un disquilibrio di forze. Contro avversari ben equipaggiati non c’è strategia che tenga e questo provoca frustrazione. Capacità individuali e tattiche ben congeniate sembrano insomma essere meno importanti nello sviluppo del gioco rispetto ad un buon equipaggiamento.
Solo quando a scontrarsi sono dei giocatori attrezzati tutti nella stessa maniera, allora sì che le capacità di ciascuno diventano davvero importanti. Comunque succede proprio di rado, per lo meno nelle partite in pubblico.
L’ampiezza degli scenari. Il divertimento insito nei giorchi a lunga durata viene qui rovinato dal limitato numero di mappe e modalità di gioco disponibili: sono solo 4 infatti le mappe disponibili all’inizio del gioco. Se a questo aggiungiamo il problema dei lunghi tempi di attesa, è facile prevedere fin da ora che la modalità online presto perderà in fascino e quindi anche in numero di giocatori.
I trofei: Batman: Arkham Origins commette lo stesso errore di molti altri giochi: si cerca di aumentare il fascino della modalità online riempiendola di achievements che spesso sono troppi e troppo difficili da conseguire. I trofei da guadagnare nella modalità online sono ben 11. Senza contare poi quelli complicati come quello del Predatore perfetto, nel quale bisogna eliminare 6 combattenti scelti usando diversi metodi: senza ricorrere a dei trucchi la cosa è quasi impossibile.
Una grossa minaccia per la conquista dei trofei è la comunità online. Già adesso risulta difficile trovare dei giocatori con cui giocare; se questi poi se ne vanno e passano ad un altro trofeo o il server smette di funzionare, i trofei saranno bloccati per sempre. Un incubo per chi colleziona trofei o va a caccia di achievement.
Conclusione: il nuovo, ma superfluo multiplayer di Batman
Batman: Arkham Origins fa parte di quella serie di giochi che senza la versione multiplayer sarebbero migliori. Quando i tempi di gioco sono uguali a quelli di attesa per il caricamento c’è qualcosa che non va. Ed anche se non ci fossero questi problemi tecnici, resta sempre il fatto che non rappresentano un’interessante variante al Team Deathmatch e alle conquiste di luoghi. La grafica e il gameplay vanno bene, ma manca contenuto, imprevedibilità e motivazione per fare delle lunghe partite.
In ultima analisi il multiplayer di Batman: Arkham Origins allunga la serie ben poco dignitosa dei giochi famosi che offrono anche una versione multiplayer non all’altezza. Tomb Raider, Assassin’s Creed 3, BioShock 2 e Batman vivono comunque grazie alla forza del personaggi e ad una storia ben congeniata. Il multiplayer risulta quindi una sorta di palla al piede che macchia la buona imprssione che offre il gioco se giocato in modalità single player.
E non è raro che soltanto dopo poco tempo un multiplayer diventi un luogo abbandonato che nessuno visita più. Allora per gli ultimi arrivati non rimangono che i giocatori più esperti e i pochi trofei o achievement ancora da conquistare. I trofei diventano poi assolutamente impossibili da ottenere non appena i server vengono spenti del tutto per mancanza di giocatori.
All’inizio del mio test non mi aspettavo molto e quindi alla fine non sono rimasto veramente deluso. Anche quando trovo una partita da giocare e non si verifica nessun crash che me la interrompa prima del suo inizio, quello che viene offerto è come un pasto in stile fast-food, buono solo per riempire i tempi morti. Un po’ pochino insomma per il nostro mitico pipistrello!
Multiplayer di Batman: Arkham Origins: 6/10
Batman: Arkham Origins: 8/10 – Leggi la recensione
Campioni di combo: Batman Arkham Origins: come eseguire la combo da 50 mosse Free Flow Fifty
[Adattamento di un articolo originale di Jan-Hendrik Fleischer su Softonic DE]
