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Le app per smartphone dei videogiochi sono necessarie?

Maria Baeta

Maria Baeta

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GTA 5 ha iFruit, un’applicazione extra per iOS. Anche Battlefield 4 e CoD: Ghosts hanno le loro app per smartphone… Ma sono davvero necessarie queste appllicazioni dei videgiochi per iOS e Android?

Non si può negare che quando un gioco ci appassiona molto vorremmo giocarci tutto il santo giorno. Chissà, forse è proprio questo il motivo per cui queste applicazioni vengono sviluppate: il divertimento deve continuare anche doopo la fine della partita. Ma migliorano davvero l’esperienza di gioco o sono solo aggiunte senza senso? Sono una moda passeggera o dureranno nel tempo?

Le app per smartphone dei videogiochi sono necessarie?

Battlelog è il tuo compagno di viaggio in Battlefield 4

Un grande pannello di controllo

Una app non potrà mai sostituire il gioco su console o su un PC, ma può essere molto utile per restare sempre in contatto con il mondo del gioco, le sue situazioni e i suoi personaggi. Questo è utile soprattutto con i giochi in cui è molto marcata la componente online e social, come le popolari saghe sparatutto di Battlefield (la sua app Battlelog è disponibile per AndroidiPhone) e di Call of Duty (che usa CoD ELITE su Android, iPhoneWindows Phone).

Ciascuna di queste applicazioni (non solo quelle per i giochi più nuovi, ma anche quelle per le versioni più vecchie) rappresenta un’eccellente fonte di statistiche sulle partite giocate e una specie di pannello di controllo per tutte le armi e risorse di cui disponiamo.

In questo modo le app per smartphone diventano davvero utili in quanto servono a mostrare informazioni aggiuntive, purché però non non sia obbligatorio usarle per poter accedere a un determinato contenuto che invece deve poter essere accessibile da una pagina web (così come fanno Battlelog e CoD Elite) o direttamente dai menù degli stessi giochi.

Call of Duty ELITE: interessante, ma non imprescindibile

È davvero un valore aggiunto?

L’altra opzione possibile per uno sviluppatore di app per smartphone è quella di dare loro un valore aggiunto, che siano un extra per il gioco che gira su console o PC. I minigiochi che sbloccano degli oggetti o funzioni aggiuntive per il gioco principale sono senz’altro un buon motivo per scaricare queste app, ma resta sempre aperta la domanda: valgono davvero la pena?

Questo deve aver pensato Rockstar con iFruit, la sua applicazione di iOS per GTA V. iFruit, oltre a permettere di consultare le statistiche del Social Club (cosa che si può fare anche dalla sua pagina web) ha due funzioni che all’inizio ci piacevano moltissimo: Los Santos Customs e Chop the Dog.

Los Santos Customs serve a fare su iPhone o iPad quello che puoi fare in qualsiasi officina del gioco: modificare le tue auto. In concreto non aggiunge niente di nuovo, però è uno strumento comodo se non hai voglia di andare all’officina o semplicemente ti piace modificare le tue auto di GTA 5 e vuoi farlo senza accendere la console.

Con iFruit puoi modificare le tue auto così come fai su GTA 5

Di Chop the Dog invece non siamo rimasti soddisfatti. Rockstar ci aveva promesso che avremmo potuto allenare Chop, il cane di Franklin in GTA 5, e tutti speravamo di poterlo fare dall’interno del gioco stesso. Invece si scopre che l’unica maniera di farlo è attraverso questo stupido minigioco chiamto iFruit.

Grafica in stile Flash, tre piccoli minigiochi e meno complessità di Pou è tutto quello che ci offre iFruit, della quale ti stuferai di sicuro già dopo un paio di partite. Il suo problema però non sono i pochi stimoli che offre (una volta che sei entrato in Chop che senso ha continuare a giocare con il cane in una app?), ma il fatto che per adesso iFruit è disponibile solo per utenti di iPhone e iPad, escludendo così gran parte dei fan di GTA 5 che non potranno vedere il loro cane mentre riceve ordini.

Come Los Santos Customs, anche Chop the Dog avrebbe senso se fosse una versione su smartphone di quanto puoi fare anche sul videogioco per console. Ma per come si presenta al momento, essa è piuttosto un voglio, ma non posso, una maniera insulsa per introdurre via app qualcosa che dovrebbe già stare in GTA 5.

Il grande Chop meriterebbe una app migliore

Il secondo schermo

Nintendo DS è stata pioniera (seguita poi da 3DS e Wii U) nel darci un secondo schermo per giocare, un’altra finestra per avere sempre sottomano alcune opzioni di gioco o per vivere da altro punto di vista la nostra avventura. Con il successo dei dispositivi touch, quasi chiunque ora può accedere a questo tipo di opzioni direttamente dai suoi giochi su console e PC.

Smartglass di Xbox 360 è una app che aggiunge un secondo schermo ai tuoi giochi. Titoli molto famosi come Forza Horizon o Halo 4 la usano e offrono opzioni aggiuntive, come per esempio la vista della mappa. Il problema però è che non puoi obbligare un utente ad aver un dispositivo di gioco in più per poter usufruire completamente del titolo; e così alla fine queste app rimangono, almeno finora, delle semplici curiosità poco importanti per l’universo dei giocatori incalliti.

Riuscirà la nuova generazione di app che funzionano come un secondo schermo ad avere successo? Ubisoft ci prova con Assassin’s Creed 4, gioco in cui il tuo smartphone farà le veci della mappa e del gestore di missioni. L’idea è buona, ma resta una semplice aggiunta che a volte è più un impiccio che una comodità.

Ubisoft scommette molto sulle app per smartphone

Interessanti fino ad un certo punto

Secondo me una app per smartphone può rappresentare senz’altro un elemento interessante per il videogiocatore, a patto però che non risulti cruciale per l’avanzamento nello stesso titolo. L’ideale sarebbe che offrisse una completa accessibilità ai tuoi progressi di gioco oppure ulteriori opzioni per gestire le partite, senza che questo però vada a sostituire certe opzioni del gioco finale. Inoltre dovrebbero aprirsi e chiudersi senza interrompere il corso della partita.

Infine non si può pretendere che l’utente disponga necessariamente di un dispositivo in più per sfruttare certe opzioni del gioco e, per quanto riguarda le opzioni extra, esse devono rappresentare più che altro un valore aggiunto o un bonus per la fedeltà, ma non una funzione chiave del gioco.

E tu che ne pensi delle app per smartphone dei videogiochi?

[Adattamento di un articolo originale di Maria Baeta su Softonic ES]

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